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“Building Bridges”, le grandi mani di Lorenzo Quinn a Vieste

Sei paia di mani alte circa 6 metri, congiunte per creare ponti, non barriere. È questo il significato dell’opera monumentale di Lorenzo Quinn Building Bridges “Costruendo Ponti”), che fino a settembre potrà essere ammirata a Vieste, sul lungomare di Marina Piccola.
Presentata per la prima volta nel 2019 alla Biennale di Venezia, l’opera dell’artista italiano torna in Italia dopo quattro anni ed è stata inaugurata lo scorso 8 giugno, alla presenza dell’artista, del vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, di Massimo Arena e Pietro Di Terlizzi, rispettivamente presidente e direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Foggia, di Giuseppe Nobiletti e Rossella Falcone, sindaco e assessore al Turismo di Vieste.
“Abbiamo inseguito Lorenzo Quinn per quattro anni – ha commentato Rossella Falcone – Volevo fortissimamente le sue mani a Vieste, che è indiscutibilmente la città dell’amore. Abbiamo creato un evento, la Vieste in Love, che celebra questo sentimento universale e crediamo che l’opera che avremo l’onore di ospitare per tre mesi nella nostra città sia il modo migliore per lanciare un importante messaggio al mondo intero in un momento così delicato come quello che stiamo vivendo”.
Building Bridges è l’opera più nota dello scultore Lorenzo Quinn, figlio dell’attore Anthony Quinn. La sua scultura lancia messaggi forti e chiari, i valori universali dell’umanità: amicizia, saggezza, aiuto, fede, speranza.
L’opera, fruibile gratuitamente, sarà centrale anche in vista della Vieste in Love, kermesse organizzata da Studio360, in programma dal 4 al 10 settembre.